La guerra in Ucraina vista dai russi



Sarebbe bello se qualcuna delle nostre Tv riprendesse e rilanciasse in italiano Errore di connessione,  il documentario russo di cui Marta Dell’Asta  scrive su La Nuova Europa, https://www.lanuovaeuropa.org. Si tratta di una raccolta, a cura del telegiornalista Andrej Lošak, di dialoghi a distanza tra russi che sono parenti (genitore-figlio, marito-moglie, fratello-sorella) che oggi si posizionano da parti opposte dello spartiacque ideologico: per la guerra e per Putin, la posizione che a quanto sembra è maggioritaria, oppure contro la guerra e contro Putin. Il documentario fotografa lo stato – psicologico e morale – dei rapporti tra la gente in seguito al conflitto scoppiato in Ucraina, che evidentemente è diventato un conflitto interno alla Russia stessa.

Il documentario è una testimonianza di dialoghi che risultano impossibili. I giudizi opposti sulla guerra vi si dipanano senza punti di contatto, tanto che le prove materiali sottoforma di testimonianze dirette, di video girati personalmente in Ucraina, non hanno alcun impatto sulla parte avversa, anzi vengono respinte subito come pura invenzione, fake, contropropaganda. Volutamente Lošak ha scelto le sette coppie da intervistare non tra amici o colleghi ma tra parenti, perché nel dilagare della mentalità ideologica astratta voleva verificare se almeno il legame affettivo tenesse ancora. Il risultato è che spesso non tiene.

“Salta subito agli occhi”, osserva Marta Dell’Asta, “che anche i legami di parentela sono duramente messi alla prova dalla questione politica, soprattutto il matrimonio; le due coppie sposate intervistate si dichiarano entrambe alla vigilia della separazione proprio a causa della diversa posizione politica, e nonostante la presenza di figli.

Ad esempio Galina e Vladimir, due coniugi di mezza età, lei violinista della Filarmonica di Samara, lui pensionato, ex giudice istruttore, ormai vivono da separati in casa perché lei è sconvolta dalla guerra in Ucraina, mentre lui afferma di essere abituato per professione «a giudicare le cose in base ai fatti e non alle emozioni…» e quindi, in base a non meglio identificati elementi, è giunto alla convinzione che «l’intervento in Ucraina è stato una misura necessaria di difesa della Russia. Tra di loro, ormai, o si litiga o si tace per non litigare: «Ci siamo talmente allontanati che non ha più senso stare insieme in nome della pura routine domestica» conclude amaramente Galina.

Consiglio vivamente la lettura dell’articolo di Marta Dell’Asta, che descrive ciò che chi non sa il russo, come me, non può cogliere direttamente dal video del documentario cui Dell’Asta rimanda.

Colpevolmente le nostre Tv non ci raccontano e non ci fanno vedere nulla dalla parte russa (tra cui gli effetti dei bombardament ucraini su località russe confinanti) limitandosi a descrivere la guerra in Ucraina solo dalla parte dell’Ucraina; per di più raccogliendo di solito soltanto le ormai superflue testimonianze di civili ucraini vittime dei bombardamenti, che inevitabilmente ci dicono quanto già sappiamo e abbiamo visto, invece di intervistare anche militari, autorità civili e religiose, e altri testimoni privilegiati.

Errori di connessione è una testimonianza per noi rara su come tale guerra viene vissuta in Russia, una cosa che sarebbe importante venire a sapere.

27 luglio 2022

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Informazioni su Robi Ronza

Giornalista e scrittore italiano, esperto di affari internazionali, di problemi istituzionali, e di culture e identità locali.
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Una risposta a La guerra in Ucraina vista dai russi

  1. Roberta22 ha detto:

    In Ucraina ci sono intere comunità di origine russa. Una parte del territorio ucraino è per i russi parte della loro nazione. Vedendola presa degli Usa (attraverso un colpo di stato e instaurando un ballerino come capo di stato, facendo leva su corruzione e sogno americano) hanno cercato di riprendersela. Giusto o sbagliato? Noi possiamo schierarci, a Dio la sentenza!

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