Si è concluso in questi giorni su Lisander, https://lisandermag.substack. /, il trimestre dedicato al tema “Europa sì, ma quale?”, che era stato avviato lo scorso 13 marzo da un mio testo di apertura.
Lisander, https://lisandermag.substack.com/about, intitolato ad Alessandro Manzoni, cattolico e liberale, è un luogo di dibattito, in cui discutere con competenza e predisposizione al confronto “cercando di aprire alcune «finestre» su temi particolarmente rilevanti per il periodo in cui viviamo”.
Come sanno coloro che già lo seguono, Lisander nasce da due esperienze e due storie diverse, quelle del settimanale Tempi e dell’Istituto Bruno Leoni: “Nasce dal bisogno di discutere, di proposte come di valori, scoprendo maieuticamente cosa significhi essere liberali e cattolici e magari le due cose insieme”.
Nel trimestre di dialogo sull’Europa — da cui tra l’altro emerge impietosamente quanto poco i veri problemi dell’Europa siano stati al centro della campagna elettorale appena conclusasi – sono intervenuti Lorenzo Castellani, Giovanni Cominelli, Marco Invernizzi, Antonio Magliulo, Claudio Martinelli, Mario Mauro, Alberto Mingardi, Angelo Panebianco, Federico Ottavio Reho, Sergio Scalpelli, Serena Sileoni, Danilo Taino, Diana Thermes.
Consiglio ai lettori di questo sito di andarsi a vedere che cosa ne è venuto fuori. Può tra l’altro essere utile per capire qual è la vera posta in gioco in Europa, il che non necessariamente scoraggia dall’andare a votare per il rinnovo del Parlamento Europeo (per parte mia ci andrò), ma consente di comprendere i limiti del gesto cui oggi e domani veniamo chiamati.
8 giugno 2024