Quando e come sono nate le canzoni “Pim, pam” e “Rossa sera, Belo Horizonte”
Queste due canzoni non erano nate come canzoni per bambini, ma ai bambini sono subito piaciute molto. “Pim, pam” in particolare, ma non solo. Esiste ora anche una rivista per i più piccoli che appunto si chiama Pim, pam. Riprendo qui una nota di presentazione delle due canzoni che scrissi per il primo numero di tale rivista.
Ascolta Pim, Pam cantato dai Mnogaja LetaAscolta Pim, Pam cantato da Guya Valmaggi e da un coro di bambini
“Pim, pam” è una canzone che ho inventato nel 1964, molti anni fa, quando la maggior parte delle vostre mamme, dei vostri papà e delle vostre maestre non erano ancora nati. Mi è venuta in mente durante un viaggio in treno. Le rotaie dei treni allora non erano continue, saldate tra loro come quelle di adesso. Tra ogni tratto di rotaia e quello successivo c’era un piccolo distacco. Perciò in treno si sentiva appunto un continuo, anche se lieve, “pim, pam”, più rapido quando il treno correva e poi sempre più lento mano a mano che rallentava. Il “pim, pam” del treno mi ha dato il ritmo e su quello, non so perché, mi sono venute le parole e una musica. Le parole si ispirano al passo del Vangelo di San Giovanni che comincia con la frase “nella casa del Padre mio ci sono molte dimore (…)”. Potete chiedere al papà o alla mamma di leggervelo: vedrete che “Pim, pam” dice in modo diverso più o meno le stesse cose, ossia che il Signore ci ha preparato una casa in cielo dove c’è un buon posto per tutti. La strada per arrivarci è impegnativa, è una strada spesso cosparsa di pietre grosse, come certi sentieri di montagna, ma è percorribile, e vale la pena di percorrerla.
Dico ancora qualcosa sulla musica, che è molto semplice. Non sono un musicista, e quindi non mi era possibile sviluppare molto il motivo che mi era venuto alle labbra. Non so nemmeno scrivere la musica. Andai perciò da una persona che sapeva scriverla, le canterellai il motivo che avevo inventato, e questa persona me lo trascrisse. In seguito lo canterellai anche a un’altra persona che sapeva scrivere la musica e questa persona pure me lo trascrisse, ma io gliel’avevo canterellata un po’ diversa. Così esistono tuttora due versioni appunto un po’ diverse della musica di “Pim, pam”, e sono tutte e due autentiche! La canzone è piaciuta, si canta ancora oggi e io ne sono molto contento. Spero che piaccia anche a voi. Poco tempo dopo “Pim, pam” ho scritto un’altra canzone “Rossa sera, Belo Horizonte”, e poi non ne ho scritte più: la mia vena in quanto a canzoni si era esaurita. Però anche “Rossa sera, Belo Horizonte” – ispirata alla partenza per il Brasile di giovani missionari miei amici — si canta ancora, e anche di questo sono molto contento.
Rossa sera, Belo Horizonte
“Rossa sera, Belo Horizonte” ha la stessa età di “Pim, Pam”. La scrissi in quel medesimo anno alla notizia della scelta di alcuni amici di entrare in seminario [punto] In particolare, ma non solo, pensando a quelli tra loro che,
in una prospettiva di servizio missionario alla Chiesa brasiliana, si sarebbero trasferiti a Belo Horizonte, città famosa per i suoi rossi tramonti. Sono grato all’editore musicale Rodaviva di Rimini per la versione che qui si può ascoltare. Le voci sono di Guya e Marina Valmaggi; Franco Gabellini è alla chitarra.
Robi Ronza
Dei due audio di Pim, pam raggiungibili da questa pagina, il primo è un’esecuzione del gruppo vocale Mnogaja Leta a suo tempo pubblicata in un disco della Rugginenti Editore oggi non più disponibile; il secondo ( Davvero dico, RV 065, Edizioni musicali Rodaviva, agosto 2010), voce solista Guya Valmaggi, venne registrato negli anni ’80 da un coro di bambini delle scuole Il Cammino di Rimini e Riccione.
Non sapevo che i testi di questi due bellissimi canti erano opera sua, complimenti!
Mi permette di riprendere il post sul mio blog?
Ben volontieri.
RR
Buongiorno,
sarebbe possibile avere la partitura o gli accordi di Rossa Sera da proporre negli incontri che facciamo in comunità ?
Grazie,
Graziano.
Purtroppo non ne dispongo. E’ una canzone che, non conoscendo il linguaggio della musica, ho inventato “a orecchio”. Altri, più esperti di me, l’hanno poi trascritta. Le suggerisco al riguardo di fare una ricerca su Internet.
RR
Io conosco la sua canzone Pim Pam, l’ho cantata da giovane e da giovane nonna ora alle mie due nipotine, garantisco, lungi da me adularla, che è sempre fresca e dolce nelle mie corde vocali ormai mature.
Grazie perchè quel che non sapevo era ciò che l’aveva fatta “nascere”ed ora curiosando nel suo blog, ho imparato una cosa nuova. Auguri per tutta la sua attività. Maria grazia
Incredibile. Semplicemente straordinario, é proprio un’esempio sotto tutti i punti di vista. La canzone è fantastica in tutte due le versioni e con Francesca lo ascoltiamo con gusto. Complimenti
Ciao
Ho visto che hai permesso gia’ ad un ‘altra di mettere la spiegazione della canzone
se posso la metterei anch’io sul blog.
Tiziana
Con molto piacere e una sola condizione: che se ne citi la fonte.
Robi Ronza
con Martino, 4 anni, sto ascoltando le belle versioni della bellissima canzone. E Martino parla del fuoco che fa funzionare il treno e di quello della “casa di Dio”. Commovente. Grazie!
Salve Sig. Ronza.
Sono commosso nell´avere l´opportunitá e l´onore di scrivere due righe alla persona che forse ha accompagnato con le sue parole e la sua musica tutta la mia vita. Non parlo solo della vita di bambino che andava con i compagni dell´ACR in campeggio cantando nelle scarpinate sotto il sole questa meravigliosa canzone; ma anche della vita dell´uomo che sono diventato. Oggi ho 31 anni e lavoro nel turismo da piú di 10 anni e ció m´ha permesso di girare il mondo. Dovunque vado trovo una dimora. Ma non é casa mia. Cosí, quando cammino nelle strade del mondo, strade di pietre grosse, canto nella testa e a squarciagola, ancora oggi, le parole della Sua canzone. Pim Pam é praticamente la colonna sonora della mia vita. Per sentirmi ancora piú a casa, visto che io una casa vera e propria non ce l´ho, (…).
Marco
Bello. Bella la canzone, bello il testo, bello il significato e ancor più bello come ti è venuta in mente.
L’ho cantata infinite volte agli scout, e ora la canto con i miei bimbi. Ogni volta che la canto ricordo alcune splendide camminate notturne: te ne sono grato.
…per caso …..ma non per caso …..grata al Caso che mi ha condotto a leggere tutto questo. Ci accomunano il ‘pim pam ‘di pietre …anche se diverse ….del cammino personale. Ci accomuna la certezza di camminare verso la grande Casa,la certezza di quel Fuoco che ci scalda, la bellezza di Qualcuno che ci toglierà le scarpe ma già ora possiamo essere insieme a cantare….
Come forse lei sa, a Chiavari è sorta una casa famiglia ‘pim-pam’.Le sono personalmente grata per quella sua bella canzone. Ora sono vecchia e vedova, ma nel tempo quella musica ha accompagnato le giornate del gruppo e della famiglia. Grazie ancora. Marina
Grazie per quanto mi scrive. Non sapevo poi che a Chiavari ci fosse una casa-famiglia con tale nome, e sono lieto di esserlo venuto a sapere.
RR
Caro Robi Ronza, grazie per avere scritto Pim Pam, è la nostra canzone preferita.
Milo e zia Umberta
Cari Milo e Umberta, grazie a voi per il vostro messaggio. Pim Pam è una piccola cosa, ma da quando la scrissi (nel 1964!) non ha mai smesso di piacere e di trovare nuovi estimatori. Ne sono molto contento e grato.
RR
Buongiorno caro amico (anche se non ci conosciamo),
mi chiedevo come mai non funzionino più i collegamenti agli audio della canzone Pim Pam. Mi sarebbe piaciuto ascoltare la versione di Mnogaja Leta. Con l’occasione ti ringrazio per aver condiviso con il mondo i pensieri che ti passarono per la mente quel giorno su quel treno. E tanto altro…
Grazie
Grazie per quanto mi scrivi e per avermi segnalato un disservizio di cui non mi ero accorto. Lo segnalo subito a chi mi aiuta nella gestione tecnica di questo sito.
Buongiorno signore, piacere di conoscere l’autore della piacevolissima canzone Le scarpe pim pam, che mi è tornata in mente nei giorni scorsi, come tanti altri ricordi di gioventù già sepolti da tempo, che riemergono adesso nella vecchiaia. L’ho cercata sul web perché non ricordavo bene le parole, e sono arrivato al suo sito, dove ho persino trovato la partitura! A questo proposito, non per fare una critica ma per correggere un piccolo neo, rileverò che la scrittura musicale non è corretta: le stanghette andrebbero spostate tutte di mezza battuta. Per carità, la si legge ugualmente perché le note e i valori sono quelli giusti, ma la scansione del tempo andrebbe raddrizzata come Le ho detto. So che per la messa in musica si è avvalso dell’aiuto di musicisti, e quindi è a questi che mi rivolgo, e a questi sono disposto a spiegare quanto sostengo (non si offendano, si trovano di simili sviste anche in compositori rinomati). Con i miei più vivi complimenti per la simpatia e l’originalità della canzone, La saluto cordialmente.
Stefano Lanza
Grazie. Per quanto riguarda ciò che osserva lo segnalerò appunto a chi provveduto alla scrittura musicale.