Europa sì, ma quale? La risposta di Giorgia Meloni

Intervenendo ieri in videocollegamento a una grande assemblea sul tema “Europa Viva 2024”, organizzata a Madrid dal partito Vox, Giorgia Meloni ha delineato un quadro dell’Unione Europea, e proposto un programma per il quadriennio che si aprirà con le elezioni dell’Europarlamento dei prossimo giugno, che per parte mia condivido pienamente. Osservo per inciso che ha dimostrato di parlare perfettamente spagnolo, oltre all’ottimo inglese che la si è sentita usare in altre occasioni.

Al di là di ciò che ne scrivono oggi i giornali italiani, consiglio di andarsi a sentire il discorso di persona. L’ho trovato tra l’altro per intero nell’originale in spagnolo, ma anche sottotitolato in italiano, sul canale Youtube dell’Agenzia Italia News.

Nel discorso c’è il manifesto di un progetto sull’Unione Europea diverso da quello che finora è stato predominante. Se mai ce ne fosse stato bisogno è una risposta alle accuse, che vengono dal centrosinistra e dai giornali che lo sostengono, a partiti come quello di Giorgia Meloni di “sovranismo”, di “antieuropeismo” e così via. È un’accusa falsa fino alla mistificazione. Il centrodestra non è meno per l’Europa del centro-sinistra. Alla domanda, che si ha pur il diritto di farsi, Europa sì, ma quale?, risponde con un progetto diverso da quello sin qui portato avanti a Bruxelles dalla storica alleanza tra popolari e socialisti (entrambi ormai ben lontani dalle loro rispettive originarie ispirazioni). Tutto qui.

All’assemblea di Madrid era presente — seduta a fianco del leader di Vox, Santiago Abascal — Marine Le Pen, la quale ha poi dichiarato laconicamente di avere dei “punti in comune” con Meloni. In effetti sia il suo Rassamblement National, che Vox, che Fidesz dell’ungherese Orbán che altri partiti simili nei vari Paesi europei coincidono fino ad un certo punto con la linea di Meloni, ma si ha l’impressione che da lei venga un effetto di trascinamento di tutta l’area europea di centrodestra verso le sue posizioni.

Meloni non si è detta contro l’Europa ma per un’Unione Europea diversa, non che vieti l’immigrazione ma che consenta soltanto l’immigrazione regolare, che tuteli l’ambiente, ma un ambiente con dentro l’uomo, che riconosca l’importanza dell’industria manifatturiera in Europa, che difenda la famiglia e vieti la maternità surrogata e che riconosce e tenga presenti la sue radici a partire da quelle cristiane.

Meloni non è cattolica ma di certo è una «cristiana culturale», una persona cioè che fa riferimento a valori di tipo cristiano. Ad esempio nel suo discorso a Madrid ha ricordato che all’origine dell’Europa ci sono i monasteri: un’affermazione che, in decenni di egemonia Dc, non abbiamo mai sentito dire pubblicamente in Italia da alcun politico democristiano da De Gasperi in giù.

Il discorso di ieri ha confermato, a mio avviso, che Meloni si situa nell’ambito non del vecchio nazionalismo, né tanto meno del neo-fascismo. Il suo punto di riferimento — come già era apparso nel suo discorso di insediamento alla presidenza del Consiglio – è piuttosto il conservatorismo americano, una scuola di pensiero e di azione politica non abbastanza conosciuta in Italia che negli Usa non coincide con alcun partito, anche se si riconosce soprattutto nel Partito Repubblicano (ma è presente anche in quello Democratico).

Nel discorso c’è stata a mio avviso una sola grande lacuna: nessun riferimento alla questione della democraticità delle istituzioni europee, alla necessità che ormai vengano elette dal popolo e non dai governi degli Stati membri;  la necessità che le competenze dell’Europarlamento vengono ampliate fino a dargli quel potere di iniziativa politica di cui fino ad oggi è privo. Certo sono cose che oggi non dice alcun altro leader europeo, ma non le ha dette nemmeno lei.

20 maggio 2024

Informazioni su Robi Ronza

Giornalista e scrittore italiano, esperto di affari internazionali, di problemi istituzionali, e di culture e identità locali.
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5 risposte a Europa sì, ma quale? La risposta di Giorgia Meloni

  1. Carlo Meazza ha detto:

    a proposito di ambiente…” si alla difesa dell’ambiente ma con dentro l’uomo”…ma cosa vuol dire al di là di uno slogan vuoto e con poco senso? Faccio notare che l’uomo, quindi noi, ha/ abbiamo.imbrigliato le Alpi con impianti di risalita ovunque e che ancora oggi ne stiamo progettando (collegamento tra Champoluc e Cervinia attraverso il Colle Superiore delle Cime Bianche), che nuove strade “poderali” sono nelle intenzioni di alcuni (col della Ranzola tra Gressoney S.Jean e Brusson), che piste ciclabili sono in via di esecuzione (passo del Monte Moro sopra Macugnaga) ecc.ecc. Ma di cosa stiamo parlando? Basta qualche progetto di salvaguardia di alcune zone per gridare allo scandalo? Ma ben vengano zone protette. Poi: a proposito dei monasteri dei quali ha parlato la Meloni e del tuo commento, Robi: ma davvero si possono citare De Gasperi e tutti gli altri della Dc, quindi compresi Moro ecc.ecc. che dei monasteri non hanno parlato mentre la Meloni si? Ci rendiamo conto del paragone? E Andreotti che al Meeting dj Rimini veniva osannato come il Divino Giulio dove lo mettiamo? Cancellato anche lui? Per me va bene, io non lo ho mai osannato, anzi. Ma voi?

    • Carlo Meazza ha detto:

      Robi, la decisione di fare la nuova pista da bob a Cortina contro il parere di tanti, del buon senso e nonostante tutto, non è “estremismo speculativo”? E se contro questa scellerata scelta politica si muovono, con altri, anche gli ambientalisti è “estremismo verde”?

  2. marinellamalacrea ha detto:

    E la guerra??

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