Perché lascio “La Nuova Bussola Quotidiana”

Lascio il giornale online La Nuova Bussola Quotidiana, cui collaboravo sin dalla sua nascita, e mi pare opportuno spiegarne qui le  ragioni.

Come si legge nel suo manifesto programmatico, La Nuova Bussola Quotidiana è opera di “Un gruppo di giornalisti cattolici, accomunati dalla passione per la fede, che vogliono offrire una bussola per orientarsi tra le notizie del giorno, tentando di offrire una prospettiva cattolica nel giudicare i fatti: certi che l’esperienza cristiana è in grado di abbracciare e rispettare pienamente la dignità dell’uomo. Non abbiamo posizioni ideologiche da difendere, fossero anche cattoliche: nel fluire quotidiano delle notizie vogliamo difendere e promuovere una concezione dell’uomo adeguata alla sua dignità”:  in forza di questa linea editoriale avevo condiviso da subito il progetto  vedendo positivamente che sulle colonne del giornale si incontrassero persone di uguale fede ma anche di sensibilità diverse, e in cammino nella Chiesa e nella società lungo diversi itinerari.

Da qualche tempo a questa parte lo spazio che resta nella Bussola a posizioni come la mia è però divenuto così esiguo da non giustificare più la mia presenza tra i collaboratori del giornale. Definitivo e cruciale al riguardo è stato il caso di “Amoris Laetitia, 62 firme per una correzione filiale”, la nota con cui lo scorso 24 settembre è stata data la notizia della pubblicazione di una lettera dal titolo Correctio filialis de haeresibus propagatis (Correzione filiale a proposito della propagazione di eresie) che era stata inviata al Papa lo scorso 11 agosto. Nella lettera si sostiene che Francesco, “mediante la sua Esortazione Apostolica Amoris laetitia e mediante altri parole, atti e omissioni ad essa collegate, ha sostenuto 7 posizioni eretiche, riguardanti il matrimonio, la vita morale e la recezione dei sacramenti, e ha causato la diffusione di queste opinioni eretiche nella Chiesa Cattolica”. La lettera è firmata da monsignor Bernard Fellay, Superiore generale della Fraternità San Pio X (i cosiddetti lefevriani), e da cattolici tradizionalisti di venti diversi Paesi del mondo.

Mi domando quale sensus Ecclesiae vi sia già nella pretesa di definire “correzione filiale” un documento del genere. Vi vedo piuttosto tutta l’orgogliosa pretesa che, pur tra qualche buona intenzione, cinquecento anni fa condusse  alla Riforma: la pretesa di saper guidare la Chiesa meglio del Papa, e  l’impazienza per il fatto che il Papa donatoci dallo Spirito non è quello che piacerebbe a noi. Non mi riconosco — sapendo anche di dare così voce a molti lettori  —  nella presunta “Correzione filiale”, ma nemmeno nel modo con cui la Nuova Bussola Quotidiana l’ha annunciata accreditandola caldamente. Mi è stata però negata la possibilità di prendere sulla Bussola le distanze da tale documento.  D’altra parte interventi che vanno nella stessa direzione da tempo costituiscono ormai quasi ogni giorno la massima parte del giornale, e già in un’altra occasione ero stato censurato. Nella Nuova Bussola Quotidiana c’è spazio solo per questa scuola di pensiero? Allora non c’è più spazio per me.

 

 

Informazioni su Robi Ronza

Giornalista e scrittore italiano, esperto di affari internazionali, di problemi istituzionali, e di culture e identità locali.
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37 risposte a Perché lascio “La Nuova Bussola Quotidiana”

  1. P@t ha detto:

    Perfettamente in sintonia con lei circa le motivazioni che la spingono a lasciare la Bussola.
    Nei giorni scorsi, quando ho letto la lettera sono rimasta basita… anzi, di più.

    • guido ha detto:

      Ha fatto bene, complimenti!

    • Claudio ha detto:

      Che peccato e che tristezza! Dispiace vedere come anche qui si stiano formando due partiti. Principalmente i pro Ronza e in minoranza i favorevoli. Io credo invece che sarebbe stato un bene per la Nuova Bussola Quotidiana avere ancora la presenza di una voce come quella di Robi Ronza. Il tono delle sue spiegazioni potrebbero nascondere qualcosa che non vuol dirci. Per questo, non voglio assumere una posizione partitaria. Cra cosa che mi sconcerta è osservare come i precedenti papi – compreso il vivente Benedetto XVI -, furono aspramente criticati anche dall’interno della Chiesa, mentre ora, con Francesco, noto che c’è da parte di molti una maggiore suscettibilità e quasi un divieto persino ad esprimere qualche dubbio, del resto enunciato anche da eminenti cardinali. Forse si dimentica quanto successe fra San Paolo e San Pietro, e come quest’ultimo dovette dargli ragione. Suvvia, la Chiesa non è un totalitarismo, per cui se esprimi dei dubbi sul grande capo puoi finire sulla graticola! Il papa è un riferimento per tutti e va rionorato come Vicario di Cristo, ma questo non impedisce ai cristiani di sentirsi confusi, per esempio nel sentir dal papa additare Pannella o la Bonino come esempi da imitare. Io non voglio colpevolizzare il papa, ma bisogna essere ciechi per non vedere la confusione attuale all’interno della Chiesa! Buona prosecuzione di cammino al caro Robi Ronza!

  2. sircliges ha detto:

    «Vi vedo piuttosto tutta l’orgogliosa pretesa che, pur tra qualche buona intenzione, cinquecento anni fa condusse  alla Riforma»

    Mi perdoni l’ironia, ma vorrei osservare che la Riforma è stata una benedizione per la Chiesa (così ci insegnano adesso), e la statua di Lutero è stata omaggiata in Vaticano. Allora dov’è il problema?

  3. Giovanni ha detto:

    Apprezzo tantissimo la sua posizione e mi ritrovo totalmente nelle sue parole. Grazie della sua testimonianza. Giovanni Gulino

  4. Marco Deriu ha detto:

    Inevitabile

  5. V ha detto:

    che “sensus Ecclesiae vi sia già nella pretesa di definire “correzione filiale” ?” come se un figlio a seguito di opinioni volgari sulla propria madre la trascinasse in piazza alla mercè di tutti per “correggerla”. Grazie, mai cedere …

  6. Ivan Casula ha detto:

    Ottima scelta. È un peccato che una testata così autorevole si sia rovinata in questo modo, assumendo posizioni fortemente ideologiche e venendo meno alla sua mission iniziale. È un peccato perché ci sono stati articoli che erano dei capolavori, soprattutto riguardo ad argomenti spinosi come matrimonio omosex e ideologia gender: articoli puntuali, precisi, documentati e ragionamenti ineccepibili che hanno aiutato anche il sottoscritto ad avere una posizione chiara. Ma visto l’andazzo anti-Papa avevo già smesso di seguirla e sostenerla ormai da diverso tempo.

    • Zio Stefano ha detto:

      Le scelte sono sempre personali ed in questo caso le motivazioni non mi sembrano neanche sufficienti ed incomprensibili; probabilmente ci sono stati contrasti ed litigi interni che a noi non ò dato sapere,

  7. Mi domando quale “sensus Ecclesiae” lei possa nutrire facendo finta di nulla circa tutte le lampanti contraddizioni – in sostanza eresie – contenute nell’ “Amoris Laetitia” – già denunciate in precedenza da quattro eminenti cardinali di Santa Romana Chiesa e per le quali colui che si oppone all’erezione di muri, ha eretto un muro di silenzio per estromettere le cruciali questioni. Venendo meno al suo dovere di confermare i fratelli nella Fede. Mi domando quale “sensus Ecclesiae” lei possa nutrire accusando “La Nuova Bussola Quotidiana” di “orgogliosa pretesa di saper guidare la Chiesa meglio del Papa”. Indubbiamente un “escamotage” il suo per non accorgersi che il “re è nudo”, come nella famosa fiaba di Andersen. Una constatazione assai pericolosa se non pronunciata da un bimbo, l’unico che si può perdonare. Estremamente perniciosa per la sua carriera di giornalista tuttologo. Un’osservazione che potrebbe confinarla in un soffocante ostracismo, da cui mai riprendersi, da parte della pletora di popolatri ingenui ed interessati. Questi ultimi assai insidiosi. Quelli che la condizionano pesantemente per la sua esposizione mediatica.

    • GIancarlo giojelli ha detto:

      Robi Ronza è da mezzo secolo un esempio di giornalista libero coraggioso e sopratutto sincero. Forse , anzi certamente per questo non ha ha fatto la carriera che avvenne meritato la sua inteliigenza, onestà intellettuale e preparazione culturale. Lo considero un mio maestro, se lui me lo consente, anche se mi è capitato di non essere sempre in accordo con lui. Capita agli spiriti liberi. Nel merito della questione esprimo la mia opinione se, se è lecito. Mi sembra ci sia una certa confusione dei termini. Il cattolico è tenuto a credere alle verità rivelate definite dogmaticamente. Cioè al Credo e ai dogmi stabiliti dai concili e dal Papa quando parla ex cathedra, cioè impegnando L’ infallibilità stabilia dogmaticamente appunto dal consicilio Vaticano I. Quindi il Papa non può essere eretico quando parla ex cathedra e quando è così lo stabilisce lui. Piaccia o non piaccia questo definisce la Chiesa Cattolica. Da notare che questo potere è stato usato una sola volta nella storia, nella definizione dogmatica dell’ Assunzione. le esortazioni apostoliche sono magistero, ma non definizioni dogmatiche. e nella AL non vengono toccati punti dogmatici ne’ dottrinali, come ha afferma lo stesso card. Müller non certo accusabile di simpatie Bergoglioniane.
      Quindi chi parla di eresie da parte del Papa non sa proprio cosa dice. Il Papa sarebbe accusabile di eresie se smentisse i dogmi, non se fa esortazioni pastorali o da’ interpretazioni del codice canonico o del,catechismo e meno che mai se esercita il ‘potere della chiavi’ che gli spetta di diritto. Gli oscuri firmatari del manifesto sanno palesemente poco o nulla di teologia, ma anche di catechismo elementare. Del resto le chiese ortodosse separate da Roma, che per esempio riconoscon la possibilità di secondo e in taluni così terze nozze, se fosse questo il punto, non sono definite eretiche ma scismatiche, o separate. Che è una bella differenza. Eretici sono i cristiani che non riconoscono i dogmi o affermano il contrario. Ma credo che qui si tratti di questioni molto più terra terra. L’ unico nome noto è quello di un banchiere.

  8. f.g. ha detto:

    “l’impazienza per il fatto che il Papa donatoci dallo Spirito non è quello che piacerebbe a noi” se è tutta qui l’argomentazione è abbastanza debole. Ai cattolici non è chiesto di avere “pazienza o meno” rispetto al Sommo Pontefice, ma permanere in comunione con lui perché in totale assenso con il depositum fidei, come ha più volte ricordato il Cardinale Ratzinger anche da Papa. Il Papa lo eleggono i Cardinali, lo Spirito il dono lo fa a loro, poi bisognerebbe chiedersi se lo hanno accolto o meno.

    • EMILIANA NOE OLDANI ha detto:

      SI MA ABBIAMO BISOGNO DI UN PAPA CHE TRASCINI NEL BENE LE PERSONE A ME SINCERAMENTE TRASMETTE MOLTO POCO E CERTE IDEE NON LE CONDIVIDO PER NULLA COME MI MANCANO PAPI GIOVANNI E PAPA BENEDETTO….

  9. barbara ha detto:

    La ammiro per la sua liberta’ davvero evangelica! Nel dire e sottoscrivere che il Papa sia un eretico e aver rotto ogni comunione con il Successore di Pietro non vedo cosa ci sia da difendere in nome della vera dottrina cattolica! Dispiace per questo loro totale travisamento…

  10. barbara ha detto:

    Stiamo per festeggiare san Francesco il 4 ottobre. Riflettiamo a quanto e universale e’ stata la sua riforma della Chiesa, non certo contestando il Papa, al quale prometteva obbedienza e riverenza, ma sostenendola con il puro Vangelo. Se invece l’ avesse combattuta sarebbe oggi ricordato come un eretico ne’ piu’ meno. O semplicemente del tutto dimenticato. Basterebbe solo un po’ di umilta’ per capire la grandezza di Papa Francesco…

  11. agostino nobile ha detto:

    Dopo oltre quaranta papi e antipapi, senza considerare i grandi peccatori, mi sembra come minimo ingenuo insistere sul fatto che lo Spirito Santo ci dona il papa.

  12. Marisa Levi ha detto:

    Concordo con lei, da tempo NBQ era per diventata quasi illeggibile

  13. Alberto Speroni ha detto:

    le richieste di chiarimento sono proprio per evitare la conferma di eresia che nell’ambiguità trova terreno fertile e non siamo ancora al richiamo a “muso duro”e pubblico come fece san Paolo! il silenzio irrispettoso e continuato fino all’assurdo e il disprezzo verso il prossimo che ne consegue ,non fa altro che confermare il detto “chi tace acconsente “!

  14. Chicca ha detto:

    Caro Ronza, la chiarezza delle tue opinioni ci conforta. purtroppo il chiacchiericcio che scaturisce
    in alcuni commenti non aiuta né a capire né a confondersi, ma è solo fine a se stesso!
    ci fossero giornalisti che, liberi da condizionamenti, avessero il coraggio di difendere una verità in cui credono fino al punto di accettare insulti, più o meno velati, e accuse decisamente improprie…
    ma così va il mondo: chi costruisce viene spinto nell’ombra e chi distrugge viene idolatrato.
    pazienza, Ronza, pazienza…

  15. Vincenzo Sansonetti ha detto:

    Caro Robi,
    la tua collaborazione alla Bussola ha arricchito questa testata “fuori dal coro” della tua esperienza e della tua intelligenza. Accolgo perciò con rammarico la tua scelta: certamente mancherai a me e a tanti altri lettori. Personalmente rifuggo dalla logica: hai fatto bene ad andartene, se lo meritano. Aldilà del fatto che ritengo le tue accuse ingenerose, perché la NBQ non ha mai mancato di rispetto al Papa e ama la Chiesa, non esiste nel panorama editoriale italiano una testata capace di fare controinformazione in modo così serio e documentato. Nell’edizione di ieri mattina c’erano almeno tre articoli di grande interesse: sui miti della canna libera, sul voto tedesco e sul referendum in Kurdistan. Ed è così tutti i giorni. Continuerò a informarmi e a formarmi sulla NBQ. Certo, non condivido tutti gli articoli, è ovvio; e spesso prevale uno spirito un po’ garibaldino e acceso, è vero. Meglio così! Ben lungi da una uniformità soffocante e pericolosa che sta prendendo sempre più piede. Anch’io collaboro alla NBQ, sia pure saltuariamente; dovrei farlo di più. Non ho mai avuto problemi o censure, ho sempre potuto scrivere con la massima libertà. Ma capisco che ogni storia è diversa. Mi spiace davvero, Robi. E mi auguro che tu mantenga il tuo spirito libero. Comunque grazie.

  16. Alberto Speroni ha detto:

    “Amoris laetitia” è chiara ,precisa e inconfutabile . come mai se ne continua a discutere? MA ,soprattutto ,come mai ci si comporta in maniera diametralmente opposta dal più semplice membro del clero fino al più alto livello della gerarchia ecclesiale con conseguente sconcerto di tanti fedeli che perdono di vista i riferimenti precisi ai quali tendere la propria intenzione e volontà?
    non possono ,a rigor di logica, valere comportamenti opposti : o è sbagliato l’uno o è sbagliato quell’altro! quindi ,DOVERE di chi guida è correggere fraternamente chi cade nell’errore interpretativo ; tollerare entrambi i comportamenti, per così lungo tempo poi,è avvallarne l’errore, qualunque esso sia.ecco quindi la necessità caritatevole di un chiarimento .

  17. Geraci Giovanni ha detto:

    La ringrazio per questa sua scelta. La conosco da tanti anni. L’ho incontrata quando, tanti anni fa era capitato nella Libreria Croci di cui io ero uno dei titolari.
    L’ho continuata a seguire con interesse e, pur non condividendo sempre quello che scriveva (ma questo mi pare normale) ho sempre visto in lei un esempio di amore la Chiesa e di correttezza professionale.
    Questa scelta conferma la stima che ho per lei. Ormai la NuovaBQ è diventata una realtà che ha fatto della divisione della Chiesa uno dei suoi obiettivi e, proprio per questa scelta, non può essere più supportata in alcun modo.
    La ringrazio ancora.

  18. preoccupato ha detto:

    Io so solo una cosa. Quando parlavano i Papi precedenti mi sentivo incoraggiato ,sollevato, rassicurato riguardo tante deviazioni ed innovazioni. Questo Papa molte volte quando parla, mi colpisce, mi sconvolge,mi fa capire che la formazione che ho ricevuto è superata se non sbagliata. Tutto sommato mi fa soffrire. E come me tanti che conosco soffrono. Non passa settimana che non tira fuori qualche stoccata. Non sto qui ad elencarle perché tutti le conoscono. Ma si accorge questo Papa che fa soffrire tanta gente? Ma è mai possibile che dobbiamo cambiare tutto quello che abbiamo creduto e pensato in una vita di 70 anni? È mai possibile che il nostro modo di vivere per cambiarlo dobbiamo rapportarlo a Pannella e alla Bonino ? Perché non rapportarlo alla grande fede di milioni di credenti del passato cristiano e di milioni di Hindu Buddisti Musulmani a cui tutte queste dialettiche sono estranee?

  19. Marco Castellani ha detto:

    Grazie. Giustissima decisione, tutta la mia stima.

  20. FrancescoTR ha detto:

    Ronza fatti a leggere la storia dei Papi. E mica tutti erano santi. Ci sono stati pure figli ‘e ‘ntrocchia!

  21. Antonio D. ha detto:

    Dott. Ronza, ho letto le sue motivazioni e condivido in pieno le sue parole. Oggi abbiamo bisogno di cattolici che guardano avanti verso un mondo che sta cambiando e che io spero migliore pur nelle diversità di Fede. Essere cattolico integralista, oggi, mi pare un azzardo per isolare la Chiesa dal dialogo con il mondo che sta rinascendo. Il Papa Francesco è molto più avanti e non certamente da spingerlo a chiudere la Chiesa al passato. Dialogare e aprirsi senza creare muri o verità falsificate addirittura che vanno oltre le deduzioni scientifiche. Bravo, dott. Ronza.

  22. Maria ha detto:

    Molto triste il suo volersi allontanare. Perche’ invece non rimanere come voce critica? O i suoi amici di CL le hanno tirato le briglie?

    • Robi Ronza ha detto:

      1.Se avessi avuto spazio per restare sarei rimasto, ma come ho scritto questo spazio non c’era più.
      2. Nessuno mi ha tirato alcuna briglia, né avrebbe potuto farlo perché non ho briglie.

      RR

  23. Sabrina ha detto:

    Tipico di certe correnti tradizionaliste censurare chi la pensa diversamente da loro, oppure insultare, ridicolizzare, mettere in bocca altrui cose mai dette, calunniare, minacciare di inferno ecc .E sempre trovare il marcio, anche nelle opere più meritevoli! Bravo dottor Ronza, li lasci cuocere nel loro brodo…

  24. Luigi lorenzini ha detto:

    La dottrina cattolica non la può cambiare neppure questo papà che si è messo fuori dalla Chiesa di Dio. Addio Ronza

  25. Casellito Mario ha detto:

    Bravo! Segui quel fenomeno di Carron e vedrai che di strada ne fai tanta! Andate a ingrossare le fila dei cortigiani e lecchini bergogliani, senza un minimo di dignità e decenza, senza la minima coerenza, né logica né magisterial. D’altra parte, si è visto a cosa si è ridotto il meeting di Rimini, dove avete censurato perfino i domenicani, pur di non avere grane con la lobby gay dominante e il nuovo corso imposto da Santa Marta. Gente come voi è meglio perderla che trovarla!

    • Chicca Canger ha detto:

      come per i cibi, anche le discussioni dovrebbero avere una data di scadenza! è insopportabile leggere, dopo tanto tempo, interventi così polemici e, lasciatemi dire, anche offensivi…viviamo in un Paese che grazie a Dio garantisce ancora, almeno sulla carta, il diritto alla libertà di espressione.
      ma c’è modo e modo, no?

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